Come e perché è stato rimandato il confronto Usa-Cina sull’accordo commerciale. Il caso soia e petrolio
È stata rimandata a data da destinarsi la videoconferenza tra il Rappresentante al Commercio Usa Robert Lighthizer e il vice-premier Liu He che era stata annunciata pochi giorni fa come occasione per fare il punto sulla fase 1 dell’accordo commerciale tra le due potenze.
I DUE CAPO NEGOZIATORI USA DOVEVANO FARE IL PUNTO A SEI MESI DALLA FIRMA DELLA FASE 1 DELL’ACCORDO
Salta dunque il confronto tanto atteso tra i due capo negoziatori di Usa e Cina, che si sarebbe tenuto a sei mesi esatti dalla firma dell’accordo lo scorso 15 febbraio.
Poiché non è stata comunicata nessuna nuova data in cui recuperare, è lecito pensare che ci sia stato qualche problema tra le due delegazioni. In realtà, una fonte al corrente della situazione ha rivelato a Reuters che il rinvio è dovuto ad una concomitante riunione di alti papaveri del partito Comunista nella città di Beidaihe. Ma non pare, in tutta verità, una scusa all’altezza.
IL RINVIO DOVUTO PROBABILMENTE AD UN RITARDO DEGLI ACQUISTI CINESI
La tesi più probabile è invece che gli Usa abbiano voluto concedere più tempo alla Cina affinché raggiunga l’obiettivo prefissato di acquistare beni e servizi dagli Usa per un ammontare superiore a 77 miliardi di dollari rispetto al 2017. Obiettivo che Pechino non è stata in grado di raggiungere a causa dell’emergenza Coronavirus.
Non mancano infatti i segnali che, rientrata l’emergenza, la Cina sia tornata a fare acquisti in massa nel mercato Usa proprio per centrare gli obiettivi dell’accordo con gli Usa.
LA CINA STA ACCELERANDO GLI ACQUISTI SUL MERCATO USA
A tal proposito, Reuters segnala come il Dipartimento dell’Agricoltura abbia appena registrato la vendita di 126 mila tonnellate di soia alla Cina in quello che è stato l’ottavo acquisto significativo nelle ultime settimane da parte di compratori cinesi.
La stessa Reuters ha potuto apprendere da produttori americani che Pechino si accinge ad acquistare almeno 20 milioni di barili di petrolio a cavallo tra questo mese ed il prossimo.
Sarà anche per questi segnali che Donald Trump venerdì ha affermato che l’accordo con la Cina sta “andando molto bene” e che la videoconferenza del 15 sia stata rimandata senza traumi.