«A Teheran con viceministro della scienza e ricerca Ahmad per rafforzare collaborazione con il sistema ricerca». Così su Twitter, Debora Serracchiani, ha accompagnato le foto che la ritraggono nel corso della sua trasferta in Iran. La governatrice della Regione Friuli Venezia Giulia, Teheran in occasione di Contract Made in Italy, la tre giorni delle imprese del legno e dell’arredo italiane, non aveva immaginato che tra i commenti indignati ci sarebbero stati anche quelli dei suoi colleghi di partito. «Immagine dolorosa, a maggior ragione dopo i fatti di Colonia – ha detto al Gazzettino dal senatore del Pd Lodovico Sonego – Ho sempre considerato un errore la prassi del capo coperto, anche in occasione di visite al sommo Pontefice. Si tratta di una ostentazione della sottomissione della donna e della negazione dell’uguaglianza rispetto all’uomo. In altri termini la violazione del principio dell’uguaglianza tout court. Quella sottomissione è ancor più inaccettabile se assentita da chi ricopre una rilevante carica istituzionale ed esercita una importante funzione di leadership politica nazionale. Donne a capo coperto mai, innanzi a chiunque».
La difesa della Serracchiani: “Era una leggera pashmina”
Parole pesanti che arrivano anche dall’ex presidente della Regione Lazio, Francesco Storace: «La Serracchiani fa la musulmana col velo degli altri», ironizza il leader della Destra. Mentre Matteo Salvini posta le foto della Serracchiani velata a Teheran con un eloquente: «Robe da matti!». Dal canto, suo la governatrice ha dato una risposta al senatore Pd, prima sostenendo che prima di lei han messo il velo le altre sue colleghe di sinistra: dalla Bonino alla Mogherini. Poi evocando la real politik: «Preferisco mettere sul capo una leggera pashmina e aprire dialoghi e rapporti commerciali a livello governativo anziché escludere da tutto questo la mia Regione e il mio Paese». Come a dire, davanti ai soldi, che cosa è un velo? Non a caso, Marco Orioles, sociologo dell’Università di Udine esperto d’immigrazione e di Islam, ha giudicato negativamente la scelta della Serracchiani sul proprio profilo Facebook. «Questa istantanea – scrive Orioles – del viaggio d’affari della Serracchiani in Iran la dice lunga sulle inclinazioni della nostra classe dirigente. Per un pugno di euro, sono pronti a vendere l’anima di un continente – l’Europa – che politicanti come Serracchiani e la pessima e parimenti velata Mogherini non sono degni di rappresentare».
E Forza Italia chiede quanto è costato il viaggio della Serracchiani
Contro la Serracchiani si schiera anche Forza Italia. «Più che alla polemica sul velo indossato dalla Presidente sarei maggiormente interessata a conoscere i costi della trasferta e quale reale beneficio in termini economici sarà in grado di generare per il Friuli Venezia Giulia il viaggio della delegazione regionale nel lontano Iran», chiede la deputata azzurra, Sandra Savino, che «per quel che riguarda il velo mi pare evidente che l’opportunità della visita a Teheran andava valutata a monte, visto che in quel Paese non sottostare a determinate regole, come quella per le donne di coprire il capo, significa essere incriminate. Ma allo stesso modo, come noi rispettiamo le loro leggi, andrebbe fatto comprendere con una certa decisione che anche chi viene in Italia, da culture e tradizioni profondamente diverse, deve sottostare senza deroghe alle nostre, di regole».
12:22 – di Valter Delle Donne