Marco Orioles, ‘Il mio viaggio finisce qui’. Sul processo di sedentarizzazione dei Rom in Friuli, in “Ce fastu?”, a. LXXI, n. 2, 1995, pp. 305-323.

Un articolo che sintetizza i risultati di una ricerca sociologica sulla comunità rom di Udine realizzata nel 1995. L’analisi comincia ripercorrendo brevemente la parabola di un gruppo che rappresenta la quintessenza della marginalità ovunque si sia affacciato e abbia tentato di mettere radici. La storia recente dei rom di Udine non è diversa da quella dei tanti altri gruppi di questo popolo che si è in larga parte sedentarizzato ma resta aggrappato come può alle tradizioni e ai mestieri di una volta, non sempre capaci però di garantire la sussistenza. E se alcune famiglie sono riuscite ad emanciparsi dalla precarietà abitativa accedendo all’edilizia popolare o a quella privata, altre sono intrappolate nel degrado di due campi alla periferia della città. La storia di vita dell’anziano Naze, che abita con la moglie e due figlie in un prefabbricato con annessa roulotte e stalla per l’amato cavallo collocati in una strada sterrata, via Friuli, condensa tutti gli elementi di questa nuova tappa del cammino dei rom friulano. Nell’articolo sono illustrati anche i dati statistici raccolti ed elaborati dall’autore che offrono un’inedita fotografia della condizione abitativa della popolazione dei due campi udinesi.

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