Tensioni mediatiche sulla corsa al vaccino negli Stati Uniti tra annunci, test e tempi
Donald Trump non è certo personaggio da farsi influenzare da un articolo antagonistico dell’odiata-temuta CNN, ma quello pubblicato ieri ha sicuramente fatto storcere il naso a più di qualcuno nel suo entourage.
TRUMP: UN VACCINO ENTRO L’ANNO
Il tema è infatti quello delicato dei vaccini, con particolare riguardo alla promessa del presidente che un vaccino sarà pronto (“sono ottimistico”) prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre o, in alternativa, entro la fine dell’anno.
“Credo che avremo un vaccino prima della fine dell’anno, certamente penso intorno a quella data”, ha affermato ad esempio Trump giovedì scorso.
Il fatto è che se si va a verificare come stanno procedendo i test dei vaccini presso Moderna, la società biotech sovvenzionata dal governo federale proprio perché raggiunga quanto prima l’obiettivo di una vaccino sicuro per il Covid-19, non può che giungere alla conclusione che la promessa di Trump è campata per aria.
LA SPERIMENTAZIONE DI MODERNA
La CNN ha ottenuto i dati sui primi test della fase 3 della sperimentazione clinica fatti da Moderna, la prima società ad averla avviata negli Usa. Iniziata il 27 luglio, la sperimentazione ha coinvolto fino ad ora 4,536 persone: un numero ben lontano dunque dalle 30 mila previste per il completamento della fase sperimentale, alla quale la CNN pensa Moderna possa arrivare per settembre.
30 MILA VOLONTARI DA ARRUOLARE
Quand’anche però il ritmo di arruolamento dei volontari da parte di Moderna si intensificasse in questi ultimi giorni, e il numero magico di 30 mila si avvicinasse, vi sarebbe un altro problema.
DIFFICILE CHE LA FASE 3 DELLA SPERIMENTAZIONE POSSA FINIRE A OTTOBRE
La sperimentazione del vaccino implica una doppia inoculazione dello stesso a distanza di ventotto giorni l’uno dall’altro. Questo significa che per i volontari arruolati ad settembre sarà impossibile ottenere i dati entro la fine del mese, per non parlare del fatto che per verificare l’efficacia di un vaccino ci vogliono almeno quattordici giorni.
È per questo motivo che il vaccinologo del Children’s Hospital of Philadelphia Paul Offit e il suo collega del Baylor College of Medicine Peter Hotez sono convinti che i risultati del lo studio di Moderna saranno resi noti solo nel primo quadrimestre del 2021.
L’articolo della CNN rappresenta ovviamente una doccia fredda per i bollenti spiriti di Donald Trump. Ma c’è sempre la possibilità che sia lui che il suo entourage lo ignorino semplicemente e portino avanti la retorica del vaccino pronto subito. A loro rischio e pericolo.
Donald Trump non è certo personaggio da farsi influenzare da un articolo antagonistico dell’odiata-temuta CNN, ma quello pubblicato ieri ha sicuramente fatto storcere il naso a più di qualcuno nel suo entourage.