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Covid-19, come si dividono Trump, Fauci e Navarro sull’idrossiclorochina

Pubblicato il 06/04/2020 - Start Magazine

Che cosa ha rivelato Axios sulle riunioni nella Situation Room della Casa Bianca sui metodi da seguire per debellare la pandemia da Covid-19. Oggetto: l’idrossiclorochina. L’articolo di Orioles

Per sradicare il male venuto da Wuhan che ha trasformato il suo Paese nel più grande focolaio globale del Coronavirus, Donald Trump ripone molta, anzi, moltissima fiducia nell’idrossiclorochina.

Ne ripone talmente tanta da averla definita un “game-changer” nella lotta al virus, da aver giurato davanti al popolo americano che lui stesso la assumerebbe se necessario e soprattutto da aver disposto l’accumulo di “milioni di dosi” nella Riserva Nazionale Strategica dove confluiranno le trenta milioni di dosi che il Dipartimento della Salute ha già ricevuto dalla svizzera Sandoz per trattare su base sperimentale i pazienti contagiati dal Covid-19.

E se non bastassero le forniture dei partner storici degli Usa, ci penserà il primo ministro indiano Narendra Modi, esortato telefonicamente da The Donald in persona nello scorso weekend, a fornire agli americani il quantitativo necessario del farmaco più ricercato di tutti.

Peccato che le convinzioni di Donald Trump sulle proprietà terapeutiche di una cura studiata originariamente per la malaria siano tutt’altro che condivise, oltre che dalla comunità scientifica, dai suoi stessi collaboratori.

Chi ha letto nella notte l’ultima edizione di “Sneak Peak”, la newsletter di Axios curata da Jonathan Swan, avrà anzi appreso che l’idrossiclorochina è stata al centro di quella che Swan definisce una “battaglia epica” andata in scena sabato nella Situation Room della Casa Bianca.

Era all’incirca l’una e mezza del pomeriggio quando, secondo quattro fonti consultate da Swan, al tavolo della Situation Room si sono accomodati il presidente e il suo vice, i due volti pubblici della task force anti-Coronavirus, l’infettivologo Anthony Fauci e la coordinatrice Deborah Brix, il consigliere e genero di Trump Jared Kushner, il capo della Sicurezza Interna Chad Wolf e il commissario della Food and Drug Administration, Stephen Hahn.

Ma il protagonista della scena “epica” non era seduto a quel tavolo, bensì ai suoi lati in mezzo al resto dello staff presidenziale.

Stiamo parlando di Peter Navarro, il consigliere economico di Trump noto per le sue durissime posizioni anti-cinesi che è stato incaricato ora dal suo boss di gestire, sulla base dei poteri straordinari conferiti alla Casa Bianca dal Defense Production Act, gli approvvigionamenti del materiale sanitario indispensabile nella lotta al virus.

L’episodio si consuma verso la fine della riunione, quando Hahn prende la parola per intavolare una discussione sull’idrossiclorochina.

Dopo aver illustrato i risultati delle sperimentazioni fatte in questo periodo, Hahn è stato bruscamente interrotto da Navarro che ha platealmente scaricato sul tavolo numerose cartelle che ha poi distribuito ai presenti.

In quei fogli presenti dati e informazioni che dimostrerebbero quella che Navarro ha definito, con parole confermate da una delle fonti di Swan, “chiara efficacia terapeutica” dell’idrossiclorochina.

A quel punto “l’adulto nella stanza”, ossia Fauci, ha replicato con le obiezioni già avanzate da lui e altri in più occasioni: ossia che le prove di tale efficacia sono solo “aneddotiche”, che le ricerche realizzate in Francia e Cina evocate dai sostenitori del rimedio non sono attendibili perché prive del riscontro dei gruppi di controllo, e che dunque – in buona sostanza – l’entusiasmo di Trump e Navarro non poggia ancora su una sufficiente evidenza scientifica.

“Questa è scienza, non aneddoti” – sarebbe stata, secondo un’altra fonte, la replica adirata di Navarro.

Che a quel punto, non trattenendosi più, si è scagliato contro il povero Fauci accusandolo falsamente di aver remato contro la decisione del presidente di chiudere il paese ai voli dalla Cina.

Ci ha pensato Kushner a stemperare il clima con una battuta rivolta a Navarro con la quale, oltre a pregarlo di chiudere l’incidente, ha confermato che la linea del governo è l’approvvigionamento di massa dell’idrossiclorochina.

Ma con un compromesso: saranno dottore e paziente a decidere di comune accordo la somministrazione.

Pochi minuti dopo cominciava la conferenza stampa in cui un The Donald particolarmente in forma ha magnificato le proprietà della terapia cara al suo fumantino consigliere.

“Hydroxychloroquine. Try it. If you’d like”.

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