Il 7 gennaio 2015 a Parigi moriva in un attentato terroristico Stéphane Charbonnier, direttore di Charlie Hebdo, insieme a buona parte della sua redazione. Per commemorare il tragico avvenimento, il sociologo udinese Marco Orioles ha scritto un monologo teatrale che riporta in vita Charbonnier, il quale ripercorre la battaglia del settimanale francese, dalle prime vignette satiriche sull’islam fino al sanguinoso epilogo dell’anno scorso.
Il monologo condensa una storia lunga un quarto di secolo, quella del muro contro muro tra la libertà di espressione occidentale e l’intolleranza del fondamentalismo islamico: un conflitto che origina con la fatwa di Khomeini a Salman Rushdie del 1989, passa per il processo francese del 2002 al pamphlet di Oriana Fallaci, “La rabbia e l’orgoglio”, e culmina con la scelta di Charlie Hebdo di riprodurre sulle proprie pagine le vignette satiriche su Maometto di un quotidiano danese, il Jyllands-Posten, introdotte da una copertina originale che sarà la prima di una lunga serie. Accusati di essere blasfemi, i disegnatori di Charlie Hebdo proseguiranno imperterriti la loro battaglia per la libertà illimitata di satira fino al giorno in cui due terroristi di nazionalità francese, i fratelli Kouachi, penetreranno nella redazione di Parigi e uccideranno il direttore Charbonnier e altre undici persone. Una clamorosa sconfitta per l’Europa che il monologo di Orioles vuole rievocare per ribadire la centralità di un principio, la libertà di espressione, senza il quale la democrazia non potrebbe esistere.
Lo spettacolo andrà in scena il giorno dell’anniversario, il 7 gennaio, all’auditorium “Elio Venier” di Pasian di Prato alle 21:00. Oltre ad Orioles nel ruolo di “Charb”, sul palco saliranno Giovanni Nistri, per le letture sceniche, Barbara Errico ed il Tryo Yerba, per l’accompagnamento musicale, e Maria Teresa Pirillo, per le poesie.